Nel 2009 la Regione Marche, le Province e le Società Consortili del Trasporto Pubblico Locale (Adriabus, Atma, Contram Mobilità, Trasfer e Start Plus) si erano impegnate ad aderire al GIM (Gestione Integrata della Mobilità), un progetto di infomobilità che interessa diverse realtà regionali, provinciali e comunali come Roma, Milano, Firenze e Venezia, e consistente nell’applicazione delle tecnologie di informazione e comunicazione in progetti legati alla gestione del traffico di persone e merci.

Venerdì 30 luglio 2010 il Presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti ha sottoscritto ad Ancona un protocollo d’intesa tra tutti i soggetti coinvolti in ambito regionale. Il costo complessivo del progetto è di 831.040 Euro, di cui 144.000 coperti da finanziamento statale e 687.040 a carico degli Enti Locali, Province (per una quota di 81.217,04, che va considerata compartecipata per quanto concerne Fermo ed Ascoli Piceno) e Regione Marche, quest’ultima con un copertura di 362.171,85 Euro.

Tra i principali passaggi dell’iter, vanno ricordati l’accordo tra gli Enti locali delle Regioni Marche ed Emilia Romagna sottoscritto nel 2009 (con la Provincia di Reggio Emilia quale Ente capofila) e la convenzione per un finanziamento ministeriale firmata, sempre nel 2009, tra il Dipartimento Affari Regionali della Presidenza del Consiglio e la Provincia di Milano (in qualità di Ente capofila delle aggregazioni di Amministrazioni partecipanti).

Da evidenziare, inoltre, l’autorizzazione da parte della Provincia di Fermo nell’agosto 2009 al trasferimento alla Provincia di Reggio Emilia della quota parte di finanziamento ministeriale spettante per agevolare le attività amministrative e contabili.

“A breve nel bacino di Fermo - ha affermato l’Assessore provinciale ai Trasporti Renzo Offidani - verranno installate 2 paline di fermata elettroniche e 27  automezzi saranno equipaggiati con AVM, una strumentazione per il monitoraggio automatico dei veicoli, per conoscere in tempo reale gli orari ed i transiti relativi al trasporto pubblico locale”.