Parte dal territorio fermano il progetto dell’associazione Perigeo (www.perigeo.org) a sostegno della regione del Puntland, nel nord-est della Somalia.

La scorsa settimana il Presidente della Provincia, Fabrizio Cesetti, e l’Assessore alla Cooperazione e allo Sviluppo, Gaetano Massucci, hanno incontrato, oltre ai responsabili della Perigeo Gianluca Frinchillucci, Laura Bacalini e Aroldo Leoni, il Ministro della Sanità somalo Ali Abdullahi Warsame ed il Rettore dell’Università di Galcayo, Prof. Mohamed Jama.

“L’iniziativa - ha spiegato il Direttore Frinchillucci - prevede nei prossimi mesi l’invio nel Puntland di volontari tecnici (idraulici ed elettricisti per la sistemazione di sale operatorie ed altri strumenti), personale medico e paramedico, oltre ad un container di materiale sanitario e d’ufficio che stiamo raccogliendo. Il nostro è un programma di cooperazione che stiamo presentando ad Enti nazionali ed internazionali e per un’associazione così piccola promuovere una serie di incontri ad alto livello per far conoscere questa realtà è sicuramente un grande risultato. Da cittadini marchigiani, siamo veramente orgogliosi che il Presidente Cesetti abbia immediatamente accolto la nostra richiesta, dandoci l’opportunità di tenere questo primo incontro istituzionale proprio a Fermo”.

Il Puntland, autonomo dal 1998, si estende su una superficie pari a circa 1/3 del territorio somalo. L’area, particolarmente ricca di risorse naturali,  vive però una situazione sanitaria drammatica: per ogni 50.000 abitanti esiste un medico formato ed in un Paese con una popolazione stimata in 2 milioni di persone risultano operativi, al momento, soltanto 4 ospedali.

“Da una terra martoriata da conflitti - ha affermato il Presidente Cesetti - emerge quest’area autonoma che, pur avendo una storia ed un percorso istituzionale completamente diverso, sentiamo vicina alla nuova Provincia di Fermo. Al Ministro Ali Abdullahi Warsame, al Prof. Mohamed Jama e ai membri della Perigeo va il mio più sentito ringraziamento per il loro straordinario impegno, nello specifico sul tema della sanità, dove esiste la necessità di intervenire in maniera tempestiva. Come Provincia non abbiamo una competenza specifica in materia sanitaria, che spetta invece alla Regione, ma possiamo e vogliamo svolgere un ruolo politico importante. Da questo territorio partiranno quindi volontari per il Puntland e noi troveremo le modalità per essere vicini all’associazione nell’ambito delle nostre competenze e delle nostre possibilità, per poter dare un contributo fattivo”.

“Da medico comprendo pienamente il problema - ha dichiarato il Vice Presidente Massucci - e ritengo che quando un popolo vuole crescere deve farlo in cultura e salute. Perché soltanto quando migliorano questi due aspetti c’è più democrazia. Una delle mie deleghe è proprio quella della cooperazione e la Provincia sotto questo profilo può essere il tramite per progetti di caratura internazionale, impegnandosi insieme alle associazioni del territorio”.

Il Ministro Ali Abdullahi Warsame, dopo aver ringraziato Cesetti e Massucci anche a nome del Presidente Abdirahman Mohamud Farole per la grande sensibilità dimostrata, ha ripercorso la storia delle relazioni tra Italia e Somalia, focalizzando l’attenzione sulla condizione del Puntland. “Sono veramente onorato per la vostra disponibilità - ha voluto ribadire - e per il numero significativo di progetti di sviluppo che stanno implementandosi in questo momento. Spero che avremo modo di portare avanti delle relazioni, soprattutto in ambito sanitario e culturale. Voi potete aiutarci in molti modi, con piccole cose che per noi potrebbero essere davvero fondamentali, ad esempio per le attrezzature, i medicinali o inviando personale volontario”.

 “Noi riteniamo che l’amicizia tra i due popoli sia cementata da anni di mutuo soccorso e di aiuto - ha concluso il Prof. Mohamed Jama -, uno scambio continuo di ideali e di idee. L’Italia ha contribuito parecchio allo sviluppo della Somalia e questo contributo non deve fermarsi. Danesi, svedesi, statunitensi e tanti altri ancora sono già presenti e anche l’Italia deve tornare. Credo che oggi, qui a Fermo, inizi una nuova era per lo scambio culturale e sociale tra Italia e Somalia, soprattutto tra le Marche e lo Stato del Puntland”.