Senza entrare nel merito della discussione tra Di Ruscio e Buondonno, si rileva come il primo non perda occasione per scagliarsi contro la Provincia di Fermo, riproponendo sempre la medesima litania.

A tal fine corre l’obbligo di precisare che quando la Provincia ha detto “allo stato no al motodromo” ha dimostrato, contrariamente a quanto sostiene lo stesso Di Ruscio, di saper affrontare tematiche fondamentali proprio per la crescita del nostro territorio. Perché nessuna crescita vi può essere se non si parte dal presupposto che bisogna prima di tutto salvaguardarne la sua integrità e la sua bellezza, che costituiscono un sicuro e tangibile patrimonio. Scelta, tra l’altro, perfettamente coerente con le linee di mandato approvate dal Consiglio provinciale.

Si respingono al mittente anche le critiche sul metodo di lavoro della Provincia e su presunti colpi di mano nei confronti dei Consiglieri provinciali.

Si ricorda al Sindaco e Consigliere provinciale Di Ruscio che il metodo di lavoro di questa Amministrazione ha consentito di costruire in pochissimi mesi un’Istituzione pienamente autonoma ed operativa, in grado di dare risposte ai cittadini ed alle altre Istituzioni del territorio, a differenza del Governo “amico” del Sindaco e Consigliere Di Ruscio che dal 2004 ad oggi, a distanza quindi di 6 anni e mezzo, non è stato ancora in grado di istituire l’Ufficio Territoriale del Governo e gli altri uffici periferici dello Stato.E non si comprende per quale motivo il Sindaco e Consigliere Di Ruscio non abbia mai speso una parola di critica proprio nei confronti dello stesso Governo.

Per quanto riguarda la convocazione del Consiglio provinciale per il 30 dicembre, è l’ulteriore dimostrazione dell’efficienza e dell’efficacia della Provincia di Fermo. Il problema del Sindaco di Fermo Di Ruscio è forse quello di non riuscire a rispettare la medesima tempistica nel suo Comune?

Va evidenziato a Di Ruscio che con l’auspicabile approvazione del Bilancio 2011 la Provincia di Fermo conseguirebbe, tra l’altro, i seguenti obiettivi:

- rispettare prima di tutto un termine di legge, poi ogni anno disatteso con proroghe a primavera inoltrata, non sempre motivate (si deve precisare al riguardo che lo Schema di Bilancio approvato dalla Giunta provinciale tiene conto di tutta la normativa in vigore, in particolare le disposizioni vincolanti del DL 78/2010, la cosiddetta “manovra estiva”);

- fin dal mese di gennaio si potrà accedere ai finanziamenti con possibilità di indebitamento per realizzare opere pubbliche urgenti, opzione altrimenti preclusa fino all’approvazione del Bilancio;

- in considerazione dei tagli ai contributi statali previsti dalla succitata “manovra estiva” (alla Provincia di Fermo sono state tagliate dal Governo risorse per 884.000 Euro), la tempestiva approvazione del Bilancio mette in sicurezza la gestione consentendo di regolarla sulle effettive risorse rese disponibili dalle disposizioni di legge in vigore;

- consente fin dal mese di gennaio di mettere in cantiere tutti i progetti relativi alla gestione corrente ed anche la politica sulla gestione del personale, ancorché fortemente condizionata dalle citate disposizioni governative;

- dal lato delle entrate consente l’attivazione immediata delle procedure per l’accertamento dei nuovi cespiti.

E’, in sintesi, uno strumento operativo di programmazione finanziaria che ci permette di monitorare con attenzione le dinamiche finanziarie, mettendo contemporaneamente subito in essere quelle prioritarie ed urgenti (ad esempio il contributo aggiuntivo all’EUF, altrimenti non erogabile).

E’ evidente pertanto che la convocazione del Consiglio (lo scorso anno convocato il 23 dicembre), risponde ad ognuna delle sopra indicate finalità e sono certo che i Consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione (già in possesso, nei termini regolamentari previsti, della documentazione completa), interverranno tutti, consapevoli dell’importanza dell’atto e della sua approvazione.

 

Il Presidente della Provincia di Fermo

On. Avv. Fabrizio Cesetti