Mai sentito parlare del 112 europeo? In un caso su due la risposta sarà negativa, almeno secondo quanto ha rilevato nel gennaio 2014 un’indagine di Eurobarometro, lo strumento del Parlamento Europeo che si occupa di sondaggi d’opinione. Di tutte le persone intervistate, provenienti da tutti i Paesi membri, il 49% non sapeva di poter chiamare i servizi di emergenza in qualsiasi Paese dell’Unione europea attraverso un solo numero, il 112 appunto.

Sono i greci e i britannici i meno informati su questo tipo di servizio, con rispettivamente il 10% e il 18% dei cittadini a conoscenza del numero di emergenza, mentre in cima alla classifica troviamo invece i lussemburghesi (80%), i rumeni (71%), i polacchi (80%) e i bulgari (70%).

Un risultato che delude la Commissione Europea che, negli ultimi anni, ha cercato di diffondere l’informazione lavorando con gli operatori di viaggio, creando materiale promozionale come poster, loghi e quiz per bambini, e distribuendolo in tutte le pubbliche amministrazioni o organizzazioni.

L’11 febbraio scorso era anche stata indetta la Giornata europea del 112, dedicata alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla sicurezza in Europa.

“Mi preoccupa il fatto che i cittadini non siano a conoscenza dell’esistenza di un importante servizio di base e che i governi nazionali non facciano di più per informarli” - ha dichiarato Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione europea - “l’UE ha fatto in modo che il servizio fosse disponibile, ora altri devono assumersi le loro responsabilità.”

Dalle parole ai fatti, questa settimana Kroes si è rivolta con una lettera a tutti i governi nazionali esortandoli a migliorare le funzioni di localizzazione del chiamante e l’accesso delle persone disabili ai sistemi nazionali del 112, nonché a lanciare campagne pubblicitarie mirate ai viaggiatori.

Il 112 è attualmente operativo in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, oltre ai numeri d’emergenza nazionali, e in alcuni Paesi come Danimarca, Paesi Bassi, Portogallo, Romania e Svezia, il 112 è il numero unico o principale di chiamata di emergenza nazionale. Al di fuori dell’Unione Europea hanno aderito all’iniziativa Paesi come Svizzera, Montenegro e Turchia. In caso di necessità si può chiamare il 112 gratuitamente da telefoni fissi e mobili da qualsiasi Paese UE per 24 ore su 24 e sette giorni su sette. L’utente verrà poi messo in comunicazione con il servizio di emergenza di competenza (polizia locale, vigili del fuoco o servizio medici).

Per parlare con gli operatori e il personale di emergenza è possibile esprimersi: in inglese in 25 Paesi europei oltre a quelli anglofoni (Irlanda, Malta e Regno Unito), in francese in 14 Paesi, oltre a Belgio, Francia e Lussemburgo, tra i quali anche Germania, Grecia, Italia, Polonia e Spagna, e in tedesco in 12 Paesi: Bulgaria, Finlandia, Italia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Spagna e Ungheria (oltre ad Austria, Belgio, Germania e Lussemburgo).

Nel Regno Unito, inoltre, i centralini delle chiamate d’emergenza possono offrire l’interpretazione in oltre 170 lingue, mentre in Francia lo stesso servizio è in grado di coprirne 40.

 

LINK UTILI:

Sul 112: https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/about-112 (in inglese)

Giornata europea del 112: http://www.112foundation.eu/view/en/vertical/the_112_events/european_112_day.html (in inglese)

 

INFO:

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