Con il Dipartimento Provinciale dell’ARPAM, la Provincia di Fermo è da oggi più forte. Lo ha ribadito il Presidente Fabrizio Cesetti in occasione dell’inaugurazione della sede di Campiglione.

“Per me questa apertura è motivo di grande soddisfazione e assume anche un valore simbolico. Ricordo infatti che quando mi sono insediato, dopo pochi giorni, il primo atto compiuto affinché la Provincia di Fermo avesse gli uffici che le spettavano da parte delle altre Istituzioni è stato proprio quando, scherzosamente, ho chiuso in una stanza il Dott. Goglia e l’allora Direttore Dott. Paoloni - era il 13 luglio 2009 - e ho detto loro: ‘da qui non uscite se non firmiamo l’intesa per l’apertura del Dipartimento dell’ARPAM’. Il 21 luglio, dopo appena 8 giorni, la Regione Marche ha adottato la determina che ha poi dato l’avvio all’iter. Abbiamo visto successivamente l’impegno straordinario del Dottor Oreficini e di tutta la sua struttura, siamo stati qui ad ottobre ed in quell’occasione lo stesso Oreficini ha promesso che sarebbe stata inaugurata nel mese di dicembre e da gennaio sarebbe stata operativa. E così è stato”.

Il Presidente Cesetti ha voluto anche sottolineare la grande vicinanza della Regione nei confronti della nuova Provincia, una vicinanza fondamentale per farla crescere e consolidare. “Noi abbiamo fatto la nostra parte, la Regione ha fatto puntualmente la sua. Lo voglio dire perché questo sia un esempio da seguire per ciascuno di noi. E voglio anche sottolineare che l’aver scelto di collocare la sede dell’ARPAM qui a Campiglione, in posizione assolutamente baricentrica, ha un significato forte per questo territorio: quest’area sente con particolare forza il tema della tutela ambientale, come abbiamo visto nei mesi passati. E assume un ulteriore significato perché questa struttura fa percepire maggiore sicurezza agli stessi cittadini. In questo modo il nostro territorio si rafforza e diventa più coeso. Noi saremo a disposizione di questo Dipartimento, a partire dal nostro Assessore Vallesi. Il mio ringraziamento, a nome di tutto il territorio, va quindi al Presidente Spacca, al Dott. Oreficini e a tutto il suo staff”.

Di fronte a numerose autorità civili, militari e religiose presenti, il Direttore Generale Roberto Oreficini ha voluto evidenziare i compiti dell’ARPAM.

“La nostra è una struttura tecnico scientifica che svolge un ruolo di servizio nei confronti delle comunità locali, delle imprese e dei cittadini su tutta una serie di materie importanti per la qualità dell’ambiente: controlli sull’acqua, epidemiologia, aria, impiantistica, suolo, rifiuti, fino alle certificazioni ambientali, sempre più richieste dalle nostre imprese per poter essere competitive negli scenari internazionali.

Svolgiamo anche un ruolo importante nell’informazione, nella comunicazione e anche nel supporto a coloro che hanno bisogno di conoscere in maniera accurata le tematiche ambientali.

L’agenzia è fortemente orientata anche sullo scenario del rapporto tra ambiente e salute.

C’è poi un’attività di tipo laboratoristico svolta a supporto di tutte le forze dell’ordine incaricate della vigilanza.

Nella nostra struttura organizzativa c’è una direzione generale e, da oggi, 5 Dipartimenti provinciali. Va detto che il personale che presterà servizio qui a Fermo era già presente nei Dipartimenti di Ascoli e Macerata. Il Direttore Sinigallia, a cui vai il mio personale ringraziamento, nel mese di agosto per raggiunti limiti di età cesserà dal servizio e sarà sostituito dalla Dott.ssa Cassandra Mengarelli”.

Lo stesso Riccardo Sinigallia ha sottolineato l’importanza di guidare una struttura dipartimentale cruciale in un territorio come la provincia di Fermo.

“Fremo un servizio territoriale, senza strutture di laboratorio, opereremo a contatto con i cittadini e a supporto di tutte le Amministrazioni pubbliche. Il Dipartimento dovrà essere il punto di accesso a tutte le attività dell’ARPAM, perché la tutela ambientale si implementa solo e se tutte le Amministrazioni interessante si organizzano e costituiscono un sistema a rete, provinciale, regionale e nazionale, ciascuna con le proprie competenze. L’ARPAM non rilascia alcuna autorizzazione ma opera a supporto delle autorità interessate, portando il proprio contributo tecnico scientifico di professionisti estremamente preparati.

I locali che inauguriamo sono stati ristrutturati adeguandoli alle nostre esigenze, in una superficie di circa 150 metri quadrati dove inizialmente opereranno in sei tra chimici, biologi, geologi e periti industriali. Si attiveranno tutte le attività territoriali di controllo e verranno forniti i contributi istruttori a Comuni, Provincia, Regione e ASUR, avvalendosi di tutte le strutture laboratoristiche dell’ARPAM. Con il Presidente Cesetti e l’Assessore Vallesi ci attiveremo per la costituzione del Comitato di Indirizzo, come previsto dalla legge regionale istitutiva dell’ARPAM, in modo da poter programmare l’attività del Dipartimento per i prossimi anni. Un saluto particolare ad Angelo Goglia, Direttore del Dipartimento di Ascoli Piceno, che si è molto speso per questo Dipartimento e che ci lascia per andare in pensione”.

Anche il Sindaco di Fermo, Saturnino Di Ruscio, si è voluto congratulare per l’apertura del Dipartimento Provinciale. “E’ un supporto indispensabile per la nostra attività, per le problematiche che incontriamo ogni giorno e devo dire che il supporto alla nostra Amministrazione comunale è stato sempre massimo. Per noi questa sede rappresenta un altro tassello per la costruzione della Provincia e per questo il mio ringraziamento va a Spacca, alla Regione e a Oreficini. Il nuovo Direttore troverà la massima collaborazione da parte delle Istituzioni di questo territorio perché sappiamo quanto sia importante lavorare in sinergia e quanto il vostro supporto sia indispensabile per far sì che noi possiamo assumere le decisioni nel miglior modo possibile”.

Nelle sue conclusioni, il Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha ricordato come il Dipartimento rafforzi il ruolo della Provincia di Fermo, la sua competenza e anche la forte relazionalità con la propria comunità. “L’ARPAM provinciale nel sistema a rete dell’ARPAM regionale è forse la struttura che più è vicina ai cittadini rispetto ad un’esigenza fondamentale che è la sicurezza dell’ambiente di vita. Le sue funzioni hanno effetti importanti nella nostra quotidianità. C’è ad esempio il tema fondamentale della qualità dell’aria, particolarmente importante a livello comunitario. La nostra base di riferimento è l’Europa ed è l’Europa a dettare le condizioni di priorità nell’agenda di vita, mettendo al primo posto della propria agenda i cambiamenti climatici, le biodiversità e le modalità di produzione di energia, tutti argomenti connessi all’attività che l’ARPAM svolge.

Per non parlare poi di un territorio come questo, a forte vocazione produttiva, in relazione alla sicurezza negli ambienti di lavoro ma anche alla qualità dei prodotti rispetto ai consumatori. Il lavoro che fa l’ARPAM è quindi importante per certificare la salubrità dei prodotti, che poi vengono distribuiti negli altri Paesi. E’ un’azione che sostiene la competitività delle nostre aziende.

L’aspetto più importante è però la garanzia per la salute dei cittadini. Abbiamo verificato negli ultimi 40 anni come la vita media dei marchigiani sia aumentata di 10 anni e credo che questo sia dovuto anche all’aumento della sensibilità con cui ciascuno di noi si pone in relazione ai problemi della propria esistenza, alla ricerca del benessere e della qualità di vita. Dobbiamo proseguire con questa attenzione, che fa della nostra Regione un’avanguardia sotto il profilo degli indicatori di benessere. E noi sappiamo che queste performance si garantiscono attraverso la valorizzazione delle comunità ed un processo di condivisione.

Radicare sul territorio una struttura come l’ARPAM, che il Presidente Cesetti aveva posto alla Regione come una priorità e che si innesta con la sicurezza di vita di una comunità, è quindi particolarmente importante”.