LA VALDASO ECOFESTA: GENESI DI UN PROGETTO INNOVATIVO
Il turismo, si sa, è una risorsa importantissima per il sistema economico e ancor di più in un’epoca di recessione come quella che stiamo attraversando. Sempre di più, però, si avverte la necessità di gestire l’impatto sul territorio generato dai cospicui flussi di visitatori che, soprattutto nel periodo estivo, affollano i nostri piccoli centri, intraprendendo un percorso sostenibile utile ad ammortizzare le ricadute negative sugli aspetti ambientali del territorio.
In quest’ottica, a cavallo tra le Province di Fermo e Ascoli Piceno, l’Ecomuseo della Valle dell’Aso si è fatto promotore di un progetto pilota indirizzato al turismo sostenibile. La Valdaso è un’area prevalentemente agricola ma con una vocazione turistica in forte ascesa negli ultimi anni grazie alle peculiarità ambientali, paesaggistiche, enogastronomiche e culturali in generale; durante il periodo estivo, vi si svolgono numerosi eventi dedicati alla valorizzazione dei prodotti tipici enogastronomici, manifestazioni che richiamano migliaia di turisti; ciò comporta un impatto ambientale notevole, specialmente nella produzione di rifiuti che, nella stragrande maggioranza dei casi vengono smistati come rifiuti indifferenziati con un grave costo ambientale.
In difesa del territorio, a partire dall’estate 2013, l’Ecomuseo della Valle dell’Aso ha portato avanti un progetto innovativo, denominato “Valdaso ECOFesta”, che ha interessato il territorio con un’azione incisiva dalle molteplici ricadute.
L’Ecomuseo della Valle dell’Aso ha sviluppato, già a partire dalla scorsa primavera, un piano coordinato di intervento che ha previsto l’utilizzo di stoviglie biodegradabili al 100% nella maggioranza degli eventi organizzati dai comuni che aderiscono al Progetto di Ecomuseo. Questa azione ha avuto come presupposto l’istituzione di gruppi d’acquisto fra i molti soggetti coinvolti nell’organizzazione delle manifestazioni (associazioni ed enti pubblici) raggiunta con una complessa azione di concertazione; questo per far si che il progetto potesse avvalersi anche della sostenibilità economica.
Durante la stagione estiva 2013, con appendici in primavera ed autunno, si sono succeduti ben 8 eventi (sagre, rievocazioni storiche, etc.) che hanno aderito al progetto “Valdaso ECOFesta”, nei quali sono state utilizzate stoviglie riciclabili nell’organico; nel dettaglio: NaturalMENTEinsieme ad Altidona; la Sagra N.le dei Maccheroncini e la Festa Medievale a Campofilone; la Sagra N.le delle Cozze, la festa del Calcio e la Sagra degli gnocchetti alla marinara a cura della Croce Verde Valdaso, tutti al Comune di Pedaso; la Festa della Pesca e la Festa dell’Agnello ad Ortezzano, comune che aderisce all’Ecomuseo in qualità di parner; la Valdaso In Festa, a Pedaso, alla quale hanno partecipato 11 proloco.
Il successo di questo progetto va riscontrato in molteplici aspetti: non solo nell’acquisto di materiale biodegradabile, in luogo di quello in plastica e nella conseguente riduzione di indifferenziato nel corso delle manifestazioni ricreative ed enogastronomiche dell’estate 2013; ma anche nella costituzione di un solido e motivato gruppo d’acquisto, di valore sociale, oltre che economico, che vede come prospettiva del futuro un processo migliorativo nell’applicazione delle strategie di sostenibilità.
LA VALDASO ECOFESTA: ANALISI DEI RISULTATI RAGGIUNTI
Le analisi finali del progetto dimostrano come l’obiettivo di dare un’impronta sostenibile ad un territorio sia stato ampiamente centrato, nonostante si sia trattato di una edizione sperimentale e assolutamente inedita per il territorio.
Circa 70.000 persone hanno partecipato alle manifestazioni e ciò ha comportato una produzione di rifiuti di circa 27.000 Kg. Sostituire le stoviglie non riciclabili con piatti, posate e bicchieri biodegradabili ha permesso la riduzione della produzione dei rifiuti indifferenziati di circa il 40%, con punte, in alcuni singoli eventi, di circa il 70%.
Di questo importante traguardo e di altre strategie per il futuro si parlerà sabato 1 marzo in un convegno che si terrà presso il Teatro di Campofilone, a partire dalle ore 10. L’incontro è organizzato dallo Staff dell’Ecomuseo della Valle dell’Aso, che ormai da un anno lavora al progetto della ECOfesta. Ad aprire i lavori di riflessione saranno i rappresentanti delle Amministrazioni coinvolte: Ercole D’Ercoli, Sindaco di Campofilone, in qualità di Comune ospitante e aderente al progetto; Barbara Toce, Vicepresidente dell’Unione Comuni Valdaso e Sindaco di Pedaso; Antonella Malaspina, Assessore all’Ambiente della Regione Marche, che promuove l’Ecomuseo della valle dell’Aso; Adriano Cardogna, Consigliere regionale e firmatario di una proposta di legge regionale sulla promozione degli ecomusei; Fabrizio Cesetti, Presidente della Provincia di Fermo, che ha patrocinato la Valdaso ECOfesta.
A seguito dei saluti, Andrea Braconi, giornalista, modererà gli interventi di Antonella Nonnis e Isabella Cocci, rispettivamente Coordinatrice e Staff dell’Ecomuseo della Valle dell’Aso, di Luciano Evandri, Presidente dell’Associazione Turistica Valdaso, che già da anni promuoveva la Valdaso In Festa, un evento dedicato alle proloco della Valle, tutte riunite in un’unica grande manifestazione gastronomica. Da qui l’idea di “trasformare” questo importante incontro in una giornata di rispetto – anche ambientale – per il territorio locale, utilizzando materiale biodegradabile e meno impattante in materia di rifiuti.
L’incontro del 1 marzo sarà concluso dagli interventi di Sara Muratori della Ecozema Fabbrica Pinze Schio srl, ditta fornitrice delle stoviglie biodegradabili e di Andrea Bagalini, del Circolo Fermano di Legambiente.
Ultimi, ma non certo per importanza, il Vicesindaco e Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Serra de’ Conti, Pieramelio Baldelli, che racconterà l’esperienza di un comune virtuoso, che ha già da qualche anno avviato politiche di sostenibilitìtà e Marco Fratoddi, Direttore della Rivista “La Nuova Ecologia”.
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