Il corso di formazione per arbitri di calcio rivolto ai detenuti di breve durata nell’Istituto Penitenziario di Fermo, organizzato in collaborazione con la lo stesso Istituto e la UISP di Fermo, è stato presentato presso la Sala Giunta della Provincia.

Ad aprire la conferenza stampa il Vice Presidente e Assessore provinciale Gaetano Massucci. “Arriva a concretizzarsi un qualcosa di veramente importante - ha affemanto - che, al di là dell’aspetto sportivo, ha un forte valore educativo. Esprimo quindi tutta la mia soddisfazione, sia come Assessore alle Politiche Sociali che allo Sport. Questa vuole essere e sarà un’Amministrazione provinciale capace di dare sempre una valenza educativa allo sport, a qualsiasi livello”.

Nel ringraziare la UISP, l’Istituto Penitenziario e lo stesso Massucci per un’iniziativa che qualifica la Provincia di Fermo, il Presidente Fabrizio Cesetti ha ricordato come la pena deve tendere alla rieducazione del condannato. “In questa affermazione, contenuta nella nostra Costituzione, c’è tutto il senso dell’iniziativa che presentiamo. Attraverso la pratica dello sport vogliamo contribuire, nel nostro piccolo, a conseguire questo obiettivo insieme agli organismi competenti. E’ un modo per avviare un percorso degno di un paese civile, democratico e moderno, perché solo così si possono creare le condizioni per una maggiore sicurezza ed una maggiore coesione sociale. Colui che viene chiamato a rispondere dei propri errori attraverso l’espiazione della pena, una volta libero deve poter tornare ad essere parte integrante della società, ed è interesse della società stessa affinché questo individuo sia pienamente consapevole che può ricominciare a vivere”.

“Sport e legalità sono due temi particolarmente importanti - ha affermato Eleonora Consoli, Direttrice dell’Istituto Penitenziario di Fermo - e valori che nella società attuale coinvolgono tutti, compresi i detenuti. Da tanto tempo lavoriamo con la UISP a questo progetto e finalmente siamo riusciti a portarlo a termine anche grazie alla Provincia. Auspichiamo che questo sia l’inizio di una lunga collaborazione, per far si che altre attività di valore possano essere supportate da tutti gli Enti locali del territorio. Vorrei sottolineare il fatto che l’attività svolta in questo caso specifico deve essere di supporto ai detenuti ma anche ad un intero contesto sociale. I detenuti hanno infatti dietro delle famiglie e delle situazioni personali che, forse più che negli anni precedenti, necessitano di risposte. Noi lavoriamo verso un unico scopo e collaboriamo in maniera positiva, ma abbiamo necessità di personale e risorse per incentivare le attività che tendono alla rieducazione dei detenuti”.

Per Nicola Arbusti, educatore, la singolarità dell’iniziativa sta nel fatto che proprio quelle persone che sono portate a commettere reati si ritroveranno a sostenere un valore aggiunto e a far rispettare delle regole. Il Comandante della Polizia Penitenziaria Nicola De Filippis ha invece confermato la massima disponibilità del suo Corpo per la riuscita del corso.

“I progetti senza le gambe non camminano - ha voluto precisare Umberto Cingolani, Presidente della UISP Comitato di Fermo - e per questo devo ringraziare la Provincia di Fermo, la Direzione e tutto il personale dell’Istituto Penitenziario per la grande disponibilità dimostrata. Il metodo è quello di sfruttare l’aspetto ludico del calcio e coinvolgere chi, avendo violato delle regole, deve recuperare se stesso facendo proprie altre regole e portandole poi in applicazione su un campo da gioco. Credo ci sarà molto coinvolgimento da parte dei fruitori e questo è soltanto un primo passo verso l’aiuto che possiamo dare loro per un vero reinserimento nella società”.

Sarà l’istruttoreMaurizio Tardella a seguire dal punto di vista tecnico la formazione degli arbitri. “Partiremo dal mese di gennaio, con circa 15 partecipanti ed approssimativamente 40 ore di formazione. Anche se ho una lunga esperienza, per me sarà una situazione nuova, ma credo di essere capace di trasmettere nozioni importanti a questi ragazzi, che saranno abilitati ad arbitrare nel circuito UISP e che attraverso questo corso potranno ottenere dei permessi, nella sussistenza delle precondizioni necessarie”.

In conclusione, il Presidente Cesetti, raccogliendo anche la sollecitazione della Direttrice Consoli, ha avanzato la possibilità, insieme al Vice Presidente Massucci ed al Dirigente Della Casa, di ragionare nell’ambito del Progetto Colombo su un’impresa produttiva tra detenuti in un percorso all’interno del carcere.

Lo stesso Massucci ha annunciato la convocazione di un tavolo sulle politiche penitenziarie, frutto di una serie di incontri già sviluppati nel corso del primo anno e mezzo di vita della Provincia, che metterà insieme altri soggetti a partire dalle associazioni di volontariato, sfruttando in questo modo il canale aperto con l’Istituto Penitenziario di Fermo.