I cinghiali sono sotto controllo: così scrive il Settore Caccia della Provincia di Fermo, dopo aver promosso azioni mirate al contenimento e alla eradicazione della specie nei territorio, dove tale presenza non è prevista, e mantenendo la densità-obiettivo dove necessario.

“E’ opportuno chiarire al cittadino, onde evitare allarmismi non giustificati - rimarca la Dirigente Loredana Borraccini -, che l’Istituzione si pone di norma a salvaguardia della collettività, del territorio e di tutte le categorie ed economie che in essa gravitano.

I danni provocati dalla fauna selvatica, monitorati ed elaborati sia dalla Provincia (Istituti protetti) che dall’ATC (territorio libero) sono costante oggetto da parte degli addetti ai lavori che ne verificano l’andamento, la prevenzione ed risarcimento dove è dovuto.

Entrambi gli Enti redigono una carta dei danni da cui non risulta nell’attuale periodo uno scenario come quello delineato, soprattutto perché il periodo di maggiore incidenza è quello in cui le colture sono attive.

All’inizio della stagione venatoria è stato eseguito un censimento della specie, con la collaborazione dell’Ambito territoriale di caccia, con le Associazioni venatorie ed agricole, organizzato dalla Provincia con le proprie Guardie provinciali da cui si sono rilevati i dati (circa 240 capi nel settore B) ed una  presenza nel territorio C da eradicare. Conseguentemente, in linea con il calendario venatorio regionale, sono state autorizzate tutte le forme previste per intervenire (caccia a squadra, caccia singola, caccia selettiva) ed inoltre è stata prolungata, in esecuzione della delibera della Giunta Regionale, la stagione venatoria al cinghiale fino al 31 gennaio.

Allo stato risultano abbattuti circa 180 capi, senza contare i cacciatori di singola i cui report non sono trasmessi con carattere settimanale alla Provincia.

Per quanto attiene della specie protetta del lupo, non abbiamo segnalazioni di danni ed il suo habitat è nelle zone montane, ricadenti quindi in area Parco.

Anche se è bene sottolineare che dove è presente il lupo non è presente il cinghiale, poiché il primo si usa come deterrente per il contenimento della specie ungulati.

Per quanto attiene al risarcimento danni esiste un apposito Comitato provinciale, composto da rappresentanti nominati dalle associazioni agricole e venatorie che ne esaminano l’esistenza, la consistenza, dietro stime accurate”.