Il Centro Europe Direct Fermo Marche Sud - ricorda il Presidente della Provincia di F Fermo Aronne Perugini  - è un Ufficio sito presso la Provincia di Fermo che fa parte dei circa 50 Centri selezionati in Italia dalla Commissione europea che permette a cittadini, società civile, imprese e istituzioni di ottenere informazioni complete e consigli pratici sui diritti sanciti dalla legislazione europea nonché sulle opportunità che derivano dalla partecipazione all'Unione europea; il Centro contribuisce attivamente a comunicare l'Europa ai cittadini ma anche a far presenti le istanze che questi ultimi rivolgono all'Europa, garantendo un doppio canale di comunicazione e un dibattito sempre più attivo. È per questo – continua il Presidente che il Centro Europe Direct Fermo Marche Sud in collaborazione con l’Università di Macerata ha organizzato nei giorni 15 e 16 settembre un convegno internazionale sul turismo sostenibile nell’area della Macroregione Adriatico Ionica.

Il workshop, precisa il Consigliere provinciale delegato all’Europe Direct della Provincia di Fermo, Adolfo Marinangeli, “Migliorare il turismo sostenibile nella regione Adriatico-Ionica. Il ruolo delle Università e dei partenariati pubblico-privati” (“Enhancing Sustainable Tourism in Adriatic-Ionian Region. The role of Universities and Public-Private Partnerships”) ha ottenuto il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività culturali, della Regione Marche e delle Ambasciate di Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Serbia e Slovenia e ha visto la partecipazione di oltre 100 relatori per sette Paesi coinvolti (Italia, Croazia, Grecia, Slovenia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia), cinque sezioni di dibattito scientifico e altrettanti focus sulle start up, il turismo rurale, i progetti europei in corso. I numeri dei partecipanti danno solo un’idea della portata dell’evento che ha fatto della “co-creazione” la sua parola d’ordine. La contemporanea presenza di ricercatori, rappresentanti di enti territoriali e di start up innovative nel settore delle industrie culturali e creative ha dato l’opportunità di studiare possibili consorzi in vista di futuri bandi europei.

 

Sono state illustrate, chiarisce il Consigliere provinciale delegato all’ambiente e all’istruzione, Stefano Pompozzi, le strategie per la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, anche attraverso l’analisi di iniziative come il tour virtuale della città di Xaghra a Malta o il turismo sportivo “lento” sulla costa romagnola; le politiche del turismo e l’impiego delle tecnologie informatiche per la comunicazione; il turismo marittimo e costiero e le possibilità di coinvolgimento dei parchi naturali interni; i processi partecipativi nel management e nel turismo culturale, attraverso esempi come il caso di Matera, proclamata capitale della cultura per il 2019, o i progetti per ripensare Recanati come un museo all’aperto; la valorizzazione di parchi archeologici e musei, anche attraverso la digitalizzazione del patrimonio culturale. Per l’occasione sono stati presentati importanti progetti di ricerca finanziati a livello europeo come lo WellFood.